Un vecchio vagabondo (Rutger Hauer) durante il suo peregrinare giunge nella città di “Hopetown” con il desiderio di iniziare una nuova vita. Le sue speranze svaniscono completamente quando l’ “hobo” si rende conto che il luogo è dominato attraverso il terrore dal sadico Drake (Brian Downey) e dai suoi sballati figli Slick e Ivan (Gregory Smith e Nick Bateman). Dopo essere stato malmenato dal corrotto capo della polizia e aver salvato la prostituta Abby (Molly Dunsworth) da uno stupro il vagabondo viene condotto oltre la soglia della sopportazione e armatosi di un fucile a canne mozze inizia a portare, un proiettile alla volta, giustizia nella città. Al pari di Machete HwaS nasce come finto trailer all’interno del Grindhouse di Tarantino/Rodriguez e ancor più di Machete HwaS è un omaggio, meno elaborato e forse più sincero, ai film di exploitation degli anni ’70. Ma laddove la presenza di Trejo era inscindibile dall’impatto visivo e dal concetto del trailer di Machete e quindi non poteva di certo essere sostituita nel film derivato con HwaS si è preferito affidare il ruolo dell’hobo non a David Brunt, che nel trailer ottimamente rimarca con la sua cadenza ed il suo camminare sbilenco l’alienazione del senzatetto,…
Se non ci fosse stato Guerre Stellari, Scott Pilgrim vs The World sarebbe stato il film responsabile del cambiamento della cultura occidentale. Davvero!
Agosto 2011: la Terra viene invasa senza preavviso da forze aliene meccanizzate mimetizzate da meteore che nell’arco di pochi minuti conquistano diverse città, eliminando senza pietà i loro abitanti. Il sergente maggiore Nantz (Aaron Eckhart) sul punto di ritirarsi dall’esercito dopo una missione fallita che ha causato la perdita di diversi suoi uomini riceve l’incarico di recuperare sotto il comando del sottotenente Martinez (Ramon Rodriguez) dei civili intrappolati a Los Angeles prima che l’aviazione bombardi l’area. Superata l’impressione iniziale del “Black Hawk Down incontra Indipendence Day” Battle Los Angeles si rivela semplicemente per ciò che è: una men che sottile campagna pubblicitaria di reclutamento per l’Orgoglioso, Impavido e Nobile Corpo dei Marines. Il film di Jonathan Liebesman (regista del remake di “Non Aprite quella Porta“) è indubbiamente rapido ed a parte un breve flashforward/flashback che anticipa le fasi iniziali dell’invasione e che introduce la situazione emotiva di Nantz , gettando le basi del rapporto con i suoi sottoposti e con il suo superiore, l’azione si svolge quasi in tempo reale e senza tergiversamenti scorrendo convulsa al pari di uno sparatutto in prima persona. I movimenti della telecamera sono spesso traballanti e sebbene adeguati all’azione hanno lo svantaggio di generare la…
Drive Angry è un film rumoroso, frivolo, consapevolmente sciocco, “caciaresco”, con dialoghi volutamente sopra le righe, una trama ridotta all’osso e che necessita per la sua piena godibilità di non richiedere assolutamente alcun impegno.
Kick-Ass è un film tratto dall’omonimo fumetto di Mark Millar. La pellicola racconta una storia a metà tra la commedia adolescenziale e la matura critica del genere supereroistico.
L’Ultimo dei Templari è un film partito come horror medievale e virato al dark fantasy. Un B-Movie che si lascia vedere, ma segnato da parecchie mancanze di budget e sceneggiatura.
Repo Men è un film d’azione che tenta una parodia del sistema sanitario americano. Action flick che non mantiene tutte le sue promesse, ma è certamente sopra la media, sia per le scene d’azione che per la trama. Merita una visione.
Monsters è un film di fantascienza particolare, spinge a interrogarsi sul rapporto tra le persone e il mondo, spesso dato per scontato, che le circonda. Non fatevi ingannare dal titolo, non è un film di mostri ed effetti speciali, è qualcosa di più e di meglio.
The Green Hornet di Michel Gondry abbandona le atmosfere noir originali per una commedia d’azione più nelle corde di Seth Rogen. Il risultato vi piacerà o meno, a seconda del vostro rapporto con l’originale.
Yattaman – il FIlm è l’ottima versione italiana della pellicola tratta dal cartone animato Yattaman. Effetto nostalgia assicurato, ma dovrebbe piacere anche a chi non conosce l’anime originale